Lui & Lei
Zia
di Portia
21.06.2023 |
2.916 |
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"Ha una patata avvolgente e calda, con le labbra fatte per abbracciare il mio cazzo..."
PaoloEra un giorno come tanti, preso dalla noia e dalla voglia entro su annunci.
Buttando un occhio tra i vari last e le varie coppie noto un nuovo nome, la foto mi focalizza un ricordo sembra lei, sembra sembra una lei di coppia tanto ambita, rincorsa e poi eclissata come in tante situazioni che capitano sul sito. Apro il suo profilo...è proprio lei bella e generosa come il sole.
Resto basito nel vederla nella sezione singole, con molta incertezza le scrivo per sapere come sta.
È stata lasciata dal suo compagno di giochi.
Rimango interdetto dalle sue parole, quasi incredulo è finito un ciclo per lei.
Anche io sono stato in una coppia che di fatto non è mai esistita o che comunque non è mai decollata come tale.
Parliamo un po’ fino ad arrivare al fatidico “Vabbè incontriamoci!”
In quell’ attimo è iniziata una nuova era per tutti e due.
Ci diamo appuntamento in un posto periferico di Roma e con mille dubbi mi presento e lei ancora non arriva, m’ha garantito che sarebbe arrivata…i dubbi mi assalgono fino al momento che vedo arrivare la macchina.
Finalmente ce l’abbiamo fatta a incontrarci...entriamo furtivamente in camera manco il tempo di entrare che già mi
mette una mano tra le mutande.
Per fortuna il mio compare lì sotto non mi ha fatto fare brutta figura.
Era tutto turgido e duro e premeva dentro i jeans.
Siamo ancora tutti vestiti, ci baciamo....mi spoglio di fretta,lei è ancora semivestita la comincio a toccare mentre lei me lo prende in bocca...una goduria...inizio a giocare con la sua patata si bagna, gode, squirta.
Ha una patata avvolgente e calda, con le labbra fatte per abbracciare il mio cazzo.
Zia, perché da questo momento io sono il suo Toyboy e lei è ‘Zia’, non fa i pompini normali:ha capito subito quello che mi piace.
Gioca con la lingua sulla punta ed ogni tanto, delicatamente mi gratta coi denti.
Vado in estasi la prima volta, come anche oggi che sono passati sei mesi.
È stato rotto il tabù della vergogna e dell’imbarazzo della prima volta.
Iniziamo a danzare con i nostri corpi tra orgasmi e squirt ci abbracciamo e ci baciamo.
Zia rimane colpita dai miei orgasmi, copiosi e caldi: è vorace e per renderla più felice vengo due volte. È quella contenta non è solo
lei.
Passano le ore e sembrano pochi minuti.
Siamo tutti e due soddisfatti e sfiniti con tante cose da dirci da raccontarci e provare.
Ci lasciamo dandoci appuntamento al più presto. Tutti e due abbiamo buttato il passato. Per sempre.
Per Zia da Paolo.
Zia
Lui ha sedici anni e qualcosa meno di me.
Non sono mai stata attratta dai “ragazzini”, anche se oramai io sono una over cinquanta e lui è prossimo ai quaranta.
Però sempre di “troppo giovane” si tratta.
Perché avevo sovrastrutture, mi imponevo dei limiti ridicoli ed inutili.
Era i primi di marzo e vado anche un po’ svogliatamente al nostro primo appuntamento.
Paolo non mi aveva colpito granché, neppure dalle foto.
Sinceramente me la tiravo: mi sembrava di stargli a fare un gran favore, una concessione.
Eppure appena l’ho visto, mi stava aspettando in garage, ho cominciato ad emozionarmi.
Arrivati in camera, ero già tutta bagnata, mi ero eccitata alla sua sola vista.
Gli ho messo una mano dentro le mutande e mi sono resa conto che era in preda alla stessa passione. Aveva il cazzo duro come il marmo.
Il primo orgasmo me lo ha fatto avere che neppure mi ero spogliata, avevo su ancora gli stivali, i pantaloni e le mutande.
Sono venuta solo con una falange del suo dito che tintillava il mio clitoride.
Tolte le mutande ha avvicinato la sua bocca alla mia figa. Se non è affogato si è dissetato: ero un fiume che stava uscendo dagli argini.
Ho squirtato come mai prima.
Ero in preda ad un tremolio che coinvolgeva tutto il mio essere.
Mi baciava, mi ciucciava i capezzoli: il “ragazzo” non si è fatto pregare mi ha riempito di premure e di orgasmi.
Ho bagnato le lenzuola, il materasso e il pavimento.
Poi mi ha riempito anche di altro.
Non so se sia per l’età ma il suo orgasmo è lungo, il suo sperma bollente, abbondante, denso. Un vulcano in eruzione.
Non so quanto posso aver strillato, ero in una specie di delirio, con tanti orgasmi ripetuti.
Il signore della reception, che era proprio accanto alla nostra camera, chissà se ha contato quante volte sono venuta.
Avrebbe dovuto fare un applauso a Paolo.
Sono stata talmente tanto in preda alle sue attenzioni che forse quello prima volta gli ho appena sfiorato il cazzo: ha fatto tutto lui.
Forse gli debbo aver fatto un pompino, forse gli ho fatto sentire i denti leggeri sulla punta, una cosa che lo manda in estasi.
Ma il ricordo di quel primo incontro è un po’ annebbiato e magari questa cosa è successa la volta successiva.
So solo che nessuno riesce a prendere il tuo clitoride, a torturarlo, e a farti avere uno stato di beatitudine come lui: conosce tutti i modi per farti godere fino quasi a dover dire basta.
Di sicuro so che la seconda volta non sono andata controvoglia, anzi da allora attendo Paolo con una voglia sempre maggiore.
Perché è un crescendo di aspettative e di Eros.
Per Paolo da Zia.
Questa vicenda è reale, infatti è assolutamente verosimile.
Purtroppo a distanza di un anno Paolo non c’è più nella mia vita.
Una parola al telefono detta male ha decretato la fine di tutto.
A marzo era arrivato, a marzo se n’è andato.
Le passioni ardenti si bruciano e si consumano.
Comunque “Io mi dico è stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati”.
Per sempre nel mio cuore, anche se per sempre lontani.
I racconti di Portia
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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